Dal 5 al 9 febbraio e, successivamente, dal 21 al 25 maggio 2018 sono stati eseguiti – su iniziativa congiunta della Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III» di Napoli e del CNR – due differenti esperimenti su papiri ercolanesi opistografi custoditi presso la locale Officina dei Papiri Ercolanesi.
L’obiettivo era quello di leggere, con tecniche innovative e in maniera non invasiva, il testo vergato sul verso di papiri svolti, trascritti e in seguito incollati a cartoncino di supporto. Questa condizione rende impossibile rimuovere fisicamente i frammenti dal loro supporto senza danneggiarli come pure verificare la presenza e l’estensione delle porzioni testuali storicamente attestate sul verso. Durante la sessione di febbraio sono state applicate, con importanti risultati, ad alcuni campioni papiracei avanzate tecniche diagnostiche quali la NIR Hyperspectral Imaging, una versione avanzata del multispettrale convenzionale già precedentemente esteso all’intera collezione ercolanese. Nella sessione di maggio, invece, è stato applicato per la prima volta agli stessi campioni TeraHertz imaging, i cui risultati sono attualmente in corso di studio da parte del gruppo di ricerca incaricato. Entrambi gli esperimenti, richiesti dall’ILIESI e dall’Istituto di Nanotecnologia del CNR in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università Sapienza di Roma, sono stati effettuati mediante laboratori mobili del CNRS-Museo di Storia Naturale di Parigi e del Ministero della Cultura francese, messi a disposizione dall’infrastruttura europea Iperion CH (ora ERiHS). Gli esperimenti si inserivano nella Convenzione Operativa CNR-BNN concernente l’applicazione di avanzate tecniche chimico-fisiche alla lettura e analisi non invasiva di manoscritti e papiri come parte del progetto REA Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowship 703798-AcadHist (EC, H2020, ‘People’) ospitato dall’ILIESI.