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La storia delle culture e delle idee può essere considerata una continua riscrittura e traduzione di precedenti esperienze: interpretazione, metamorfosi, trasposizione di testi e modelli da uno ad altro contesto geografico e linguistico.
In questa prospettiva, il saggio edito da LEO S. OLSCHKI mette in evidenza il valore delle traduzioni di testi scritti che ne assicurano la continuità e influenza nel tempo. La storia della civiltà mediterranea ed europea può così essere studiata sotto il profilo di una successione di traduzioni che ne segnano nuovi orientamenti di pensiero e profonde trasformazioni.
Al di là del rapporto mitico e storico della Grecia con l’Oriente e al debito della cultura latina verso modelli e linguaggi della grecità classica, non a caso alle traduzioni latine di testi greci ed arabi – soprattutto nel Medioevo e nel Rinascimento – è spesso legato il tema del rinnovamento e della rinascita, all’interno di una continua translatio studii.
Sino all’affermarsi delle lingue volgari nella scrittura di opere teologiche, filosofiche, scientifiche: anche questa volta la via è aperta dalle traduzioni di testi e linguaggi, destinate a un nuovo pubblico, fuori e contro la cultura tradizionale legata al latino.
Ancora in tempi più vicini il volume ricorda come alcune fondamentali esperienze e prospettive della cultura contemporanea siano strettamente connesse a una assidua opera di traduzione.