I ricercatori del CNR stanno cercando una soluzione per srotolare e leggere gli antichi papiri. Se ne parla con Antonio Lamarra, direttore LIESI CNR.
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I papiri sono il materiale di supporto cartaceo per i testi scritti dell’antichità e derivano la loro denominazione dal greco ‘papiros’ (in latino ‘papyrus’), una pianta palustre diffusa nel Delta del Nilo e in alcune zone umide del Mediterraneo. Dalla trasformazione delle fibre dei fusti di tale pianta, praticata originariamente Read More
Visualizza PDF – 2016-06-09-Corsera-Canfora
Srotolare i papiri ercolanesi -ancorché carbonizzati e perciò tuttora inesplorati – è uno dei sogni ricorrenti degli studiosi del mondo antico. L’ipotesi che nella ercolanese «villa dei Pisoni» le biblioteche dei colti e ricchi proprietari fossero due, una greca e l’altra latina, e che dunque anche autori latini prima o poi dovessero Read More
Visualizza PDF – 2016-05-08-Sole-Bodei
Tutto è destinato a perire, castelli e città, re e papi, solo i libri hanno il privilegium perennitatis: Saturno divora i propri figli, le civiltà sarebbero perdute, se Dio non avesse dato agli uomini i librorum remedia». Così sosteneva Riccardo di Bury, cancelliere di Edoardo III d’Inghilterra negli anni Trenta e Quaranta del Trecento. E John Florio, autore del primo dizionario Italiano-Inglese e traduttore Read More
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La storia delle culture e delle idee può essere considerata una continua riscrittura e traduzione di precedenti esperienze: interpretazione, metamorfosi, trasposizione di testi e modelli da uno ad altro contesto geografico e linguistico.
In questa prospettiva, il saggio edito da LEO S. OLSCHKI mette in evidenza il valore delle traduzioni di testi scritti che Read More
Visualizza PDF – 2016-01-2526-Osservatore-gmv
S’intitola Translatio linguarum. Traduzioni e storia della cultura (Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2016, pagine IX + 76) il piccolo prezioso libro, secondo degli «Opuscula» del Lessico intellettuale europeo, sullo studio delle traduzioni che Read More
Visualizza PDF – 2016-01-12-Corriere-Canfora
Il nesso tra parola e civiltà in un saggio di Tullio Gregory edito da Olschki,
La ricchezza degli scambi culturali nel secolo d’oro di Costantinopoli e Bagdad
di Luciano Canfora
Non vi è nulla di più sciocco della adozione del termine «Califfato» da parte dei banditi xenofobi e xenoctoni dell’Isis. Il vero Califfato, quello di Bagdad, con le sue diramazioni in Egitto, nel Nord Africa, nella Spagna meridionale, fu invece Read More
Visualizza PDF 2016-01-07-Il Tempo-Irmici
di Pier Ernesto Irmici
Carl Schmitt, a distanza di circa quarant’anni, diede due diverse e opposte risposte per giustificare la sua adesione al nazismo: nel 1933 affermò che aderì perché, riferendosi al «nomos», era conseguente alla sua appartenenza a un popolo e a un territorio, quello germanico, nel 1973, invece, richiamandosi alla Read More
Visualizza PDF – 2015-12-15-Avvenire-Gambassi
di Giacomo Gambassi
Monitor, media, server, audit, bonus, video, tutor, plus…Grazie a parole inglesi derivate soprattutto dalla tecnologia, si diffonde nel nostro idioma il fenomeno del «latino di ritorno»: con paradossali dubbi di pronuncia…Parlano gli esperti linguisti
E’ inglese o latino? La domanda sorge spontanea quando ci imbattiamo in parole come media, audit, monitor, server ma anche plus o junior. Soprattutto se si sente pronunciarle all’anglosassone: così media diventa “midia”, audit si trasforma in “odit”, plus viene Read More
Intervista a Giovanni Adamo coord.Osservatorio Neologico della Lingua Italiana
Se ci fermassimo ad ascoltare, oggi, le conversazioni fra nonni e nipoti, capiremmo subito come sono cambiati i tempi e come i tempi hanno cambiato non solo le mode, ma anche il linguaggio. <2.1resto perché sono entrate a far parte del nostro lessico comune parole nuove, neologismi, che si sono radicati ormai nella nostra cultura. A che cosa si deve tutto questo? Innanzitutto non possiamo non prendere in considerazione la velocità dello sviluppo scientifico e tecnologico e, Read More