Visualizza PDF 2012-10-07-Pozzo-Sole24ore
Rai Educational propone una strategia estremamente innovativa: associare trasmissioni televisive, contenuti di rete, riviste multimedialì per tablet e dispositivi mobili. Le trasmissioni sono in onda su Rai Scuola e Rai Storia. I contenuti di rete sono disponibili sui portali tematicì verticali Rai Arte, Rai Economia, Rai Filosofia, Rai Letteratura e nei due Portali “di canale” Rai Scuola e Rai Storia. Le rivìste multimediali, gratuite e con periodicità mensile, sono sull’Apple store nella versione per iPad e iPhone (gli utenti Android possono visualizzarne i contenuti attraverso Google Currents). Il meccanismo funziona. Le trasmissioni sono vivaci, poco paludate, però mai frivole.
Una segnalazione merita Nautilus, magazìne culturale in onda dal lunedì al venerdì su Rai Scuola, la cui seconda serie prende il via lunedì 15 ottobre (l’ospite della prima settimana è Giancarlo De Cataldo); poi c’è Zettel, settimanale di filosofia dì e con Maurizio Ferraris, arrivato anch’esso alla seconda serie e in onda sempre su Rai Scuola il martedì; e su Rai Storia, infine, Italia in 4D, viaggio nella memoria alla riscoperta dei primi quattro decenni del secondo dopoguerra. Soprattutto il lavoro fatto in rete e su tablet garantisce una fruibilità e un richiamo – e insieme una capacità di approfondimento – che la sola dimensione televisiva non permette. Ad esempio, la puntata di Zettel dedicata al tempo propone, accanto all’Introduzione di Ferraris, tre o quattro interviste di buon livello ma necessariamente assai brevi: interviste che però diventano una decina, e molto più estese, nello speciale disponibile in rete e nel numero del magazine che affronta quel tema.
L’allargamento dell’offerta a veri e propri e-book multimediall permetterà un ulteriore passo nella direzione dell’approfondimento. Del resto, per volumi di contenuti e per capacità innovativa, in questo momento la Rai è sicuramente, assieme al Cnr, tra gli editori di e-book più importanti in Italia.
I destinatari paiono apprezzare. I contenuti inseriti in rete sono condivisi attraverso Facebook e Twitter; i magazlne hanno fatto registrare in pochi mesi oltre cìnquantamìla download, e Il numero complessivo di download delle App di Rai Educatlonal ha superato quota 110mìla. Cifre per Il nostro Paese assolutamente sorprendenti, e che riguardano evidentemente un tipo di pubblico molto diverso da quello degli spettatori televisivi tradizionali.
Bene ha fatto, dunque, il Miur a collaborare con Rai Educational, oggi partner ideale per lavorare sull’aggiornamento dei contenuti e degli strumenti della didattica. Fra i risultati di questa collaborazione, particolarmente significativo sarà l’avvio – a breve – di un progetto, anch’esso crossmedlale, dedicato alla lingua e alla cultura cinese. In un’epoca di migrazione non solo di persone ma anche di culture e di alfabeti,la capacità di far conoscere e dialogare culture diverse costituisce una priorità assoluta. E bene fa la Rai a garantire a questi programmi la necessaria visibilità. In questi mesi, che vedono il Paese impegnato in ripensamenti e correzioni di rotta non più dilazionabili, anche restituire a cultura e formazione un ruolo centrale all’interno d’e! servizio pubblico costituisce un segnale importante per aiutarci a uscire dalla crisi.
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