Visualizza PDF – 2018-12-30-Oggi

COSÌ VIENE DEFINITO SEMPRE PIÙ SPESSO CHI FA UN SELFIE. DA CONFIGLIO A CASACCARO, DA ESPOSOMA A ZAINOCRATE, ECCO UNA LISTA DEI NEOLOGISMI DA TENERE D’OCCHIO

Quali sono le nuove parole del 2019?
RISPONDE
Valeria Della Valle Linguista, coautrice assieme a Giovanni Adamo di Neologismi. Parole nuove dai giornali 2008-2078 (Treccani)

La nostra lingua è in continua evoluzione: troviamo sia nuove parole – nate attraverso meccanismi storici dell’italiano, come l’aggiunta di prefissi e suffissi, vedi «configlio» – e altre direttamente assorbite dall’inglese, come «hoodie». Un’abitudine, quest’ulti­ma, che però rende la comprensione meno intuitiva dato che raramente prevede la traduzione: perché continuare a dire spending review al posto di uti­lizzare “revisione della spesa”? Ecco una selezione di 12 parole, tratte dal volume Neologismi. Parole nuove dai giornali 2008-2018 (Treccani) che si sono affermate nel 2018. Alcune avevano già fatto i loro primi passi negli anni precedenti, ma solamente negli ultimi 12 mesi sono diventate sempre più presenti sulla stampa. Tra esse, anche quelle legate a mode e consumi dell’epoca attuale (pattumella, selfista, zainocrate), al linguaggio della politica (cangurare) e del malcostume (casaccaro).

CANGURARE. Raggruppare un emen­damento con altri simili o di contenu­to analogo, per estendere l’esito della votazione a tutti quelli a esso collegati. Prima apparizione nel 2002 (Antonella Rampino, La Stampa). Poi più frequente, fino alla diffusione endemica nel 2018.

CASACCARO. Chi cambia casacca, schieramento, secondo la propria op­portunità. Formazione spregiativo-iro­nica, formata da casacca (dall’espres­sione figurata voltare, mutare casacca, cioè cambiare idee politiche o partito) con l’aggiunta del suffisso-aro, coniata alla fine del 2017 da Alessandro Trocino (Corriere della Sera), poi affermatasi nel 2018.

CONFIGLIO. Figlio del compagno o della compagna, concepito precedentemente o al di fuori della relazione di coppia, riconosciuto o adottato come membro del nucleo familiare. Parola derivata dal sostantivo maschile figlio con l’aggiunta del prefisso con-. Il neolo­gismo è stato coniato dall’ex presidente dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, nel 2016, per sostituire con un termine comprensibile la parola inglese stepchild.

DEFACCIARE. Violare un sito web, me­diante la sostituzione della sua pagina iniziale. Adattato dall’inglese to deface. Il termine è apparso nel 2009 (Riccardo Staglianò, La Repubblica), ma nel 2018 è dilagato nella stampa.

EGOTICO. Che ha una considerazione eccessiva del proprio io. Derivato dal sostantivo maschile invariabile «ego» con l’aggiunta dell’interfisso -t- e del suffisso -ico. Lo usò Aldo Busi in un’in­tervista a Cristina Taglietti nel 2014; nel 2018 ha continuato ad affermarsi sempre più.

ESPOSOMA. L’insieme dei fattori ambientali e degli agenti  patogeni ai quali ciascun individuo è esposto nel corso della vita fin dal momento del concepimento. Adattato dall’inglese exposome. Usato dal gene­tista Bruno Dallapiccola in un articolo di Avvenire del 2013, trova picchi nel 2018.

EXPAT. Chi abbandona il proprio luo­go d’origine per stabilirsi temporane­amente o definitivamente in un Paese straniero. Accorciamento del sostantivo inglese expatriate.

HOODIE. Felpa con cappuccio. Dall’in­glese hoodie.

PATTUMELLA. Contenitore in plastica per la raccolta differenziata dei rifiuti or­ganici domestici. Derivato dal sostantivo maschile pattume con il suffisso -ella.

SELFISTA. Chi fa continuamente selfie, autoscatti, per Io più col telefonino. Derivato dal sostantivo inglese selfie con l’aggiunta del suffisso -ista. Apparsa nel 2014 (Maria Luisa Agnese, Corriere della Sera), continua a essere presente nel 2018. Tra i derivati: selfare, selfarsi, selfato, selfiemania, selfie-stick, selfite.

TINKERING. Apprendimento ma­nuale, pratico, che permette di spe­rimentare le leggi di funzionamento delle cose, di imparare facendo. Dal sostantivo inglese tinkering, «l’armeggiare, il tentare di aggiustare».

ZAINOCRATE. Nuovo lavoratore che offre le sue prestazioni senza avere una sede fissa, né un rapporto di la­voro stabile, potendo contare solo sul proprio zaino. Composto dal sostan­tivo maschile zaino con l’aggiunta del suffisso -crete (chi detiene il potere). Tipico neologismo del 2018 (Aurelio Magistà, La Repubblica).